Quando ho visto piangere mia figlia

 

Quando ho visto piangere mia figlia è cambiato tutto. Quando ho visto piangere mia figlia ho capito che avrei dovuto riprendere in mano la mia vita.

Quello per me è stato il momento di svolta, perché vedendo quelle lacrime ho capito che sarei dovuto cambiare.

Insieme a mia figlia abbiamo preso appuntamento all’Associazione AMA e insieme abbiamo iniziato il percorso per cercare di aiutarmi a risolvere il mio problema di dipendenza dall’azzardo.

Oggi posso dire che sono stato fortunato.

Sono stato fortunato ad aver avuto una famiglia che mi è stata accanto, che mi ha sostenuto e che non mi ha abbandonato. Sono stato fortunato perché ho trovato un gruppo che mi sostiene, che mi ha accolto senza giudicarmi e che mi ha accompagnato in questi due anni e mezzo di percorso.

Dal gruppo porto sempre via qualcosa: porto via la motivazione per continuare ogni giorno a vivere una vita diversa, porto via il fatto che nella condivisione mi ricordo la vita che facevo prima e rinforzo l’idea che sono contento di questa seconda vita. Sono stato fortunato ad aver avuto la possibilità di ricreare questa seconda vita e lo vorrei anche per tutti gli altri del mio gruppo.

Sono fortunato anche perché ho una casa in mezzo al verde e proprio questa casa in mezzo al verde è una delle ragioni grazie alla quale sono riuscito a crearmi una nuova vita. Posso dire oggi quanto sia importante per me prendermi cura del mio orto: la ritualità che c’è nel prendersi cura della natura, nel vedere le stagioni che cambiano e che con essi portano nuovi frutti, l’impegno che metto nel tagliare la legna e nel prendermi cura della mia casa.

Al gruppo ho anche parlato dei miei nuovi pulcini. Anche i miei pulcini e le mie galline fanno parte della nuova vita che mi sono creato, mi prendo cura di loro e nel prendermi cura di loro mi sto prendendo cura di me stesso. Li faccio crescere e li nutro come loro fanno crescere e nutrono me. Non dimentico nemmeno le lezioni di fisarmonica che sono qualcosa che mi arricchisce e che mi stimola, fa parte di me come il prendermi cura dell’orto e dei pulcini.

In tutte queste attività io mi sono riscoperto, ho scoperto un nuovo me stesso, ho scoperto delle nuove risorse che oggi posso condividere con la mia famiglia e con il mio gruppo. Oggi posso dire di stare bene. Ho la testa libera e sono libero di vivere il piacere delle piccole cose: non sto più scappando dal mio problema. Quando mi sveglio la mattina percepisco un nuovo senso nelle cose, un nuovo senso nella mia vita: ho capito che per cambiare bisogna prendere in mano la propria vita, bisogna cambiare direzione, bisogna cambiare strada, ma soprattutto bisogna cambiare il proprio sguardo.

Ogni tanto quando vedo le persone del mio gruppo che stanno male, che attraversano quei momenti bui, mi verrebbe da dire loro “vienimi a trovare a casa che almeno ti preparo la polenta!”, forse una cosa banale? O sciocca? Forse da fuori si può ridere di queste cose ma come dicevo prima sono proprio queste piccole cose che fanno la differenza. Mi vorrei prendere cura degli altri e del gruppo proprio come gli altri e il gruppo si sono presi cura di me.

Sfortunatamente sappiamo che questo cambio di sguardo deve partire da noi, non possono farlo gli altri per noi o al nostro posto.

Con i miei pulcini vorrei mandare il messaggio che prendersi cura dell’altro e uscire da uno sguardo autoreferenziale significa provare a cambiare, provare a prendere in mano la propria vita e fare qualche cosa di diverso, di differente. Il tempo, la costanza, la presenza e l’affetto sono ingredienti necessari per uscire dai problemi, dalla dipendenza.”

 

Un estratto della lettera di un partecipante al nostro gruppo ama dedicato al gioco d’azzardo

 

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Destina il tuo 5×1000 all’Associazione AMA, metti la tua firma nella casella che identifica “il sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale” e riporta il codice fiscale dell’Associazione A.M.A. 96040990226

Maggiori info qui: https://www.automutuoaiuto.it/sostienici/#5xmille

 

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Il progetto Gioco d’azzardo nasce all’interno dell’Associazione A.M.A. di Trento con l’obiettivo di sostenere le persone e le famiglie con un problema di gioco d’azzardo attraverso l’attivazione di gruppi di auto mutuo aiuto e di sensibilizzare e informare i cittadini sui rischi legati all’azzardo.

 

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